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mercoledì 26 maggio 2010

Assorbenti interni ...



Assorbenti interni

Gli assorbenti interni sono dei tamponi solitamente in cotone che una volta inseriti danno la sensazione di non averli indossati. Sono comodi per le sportive e per quando si va al mare o in piscina.


 Assorbenti interni

L’assorbente interno è un piccolo e stretto dispositivo atto ad assorbire il sangue del flusso mestruale, solitamente è composto di cotone o di altri materiali assorbenti, come ad esempio il Rayon. È indiscutibilmente molto comodo rispetto a quello esterno, pratico per gli sportivi o  per andare al mare o in piscina, o per fare qualsiasi attività particolarmente movimentata. Infatti ha la caratteristica fondamentale di rimanere, una volta inserito, molto fermo e si ha la sensazione di non averlo indosso, ed essendo interno, lascia molto meno traspirare gli odori.

Come sono fatti
Gli assorbenti interni sono composti essenzialmente di fibre di cellulosa (come il Rayon), viscosa o cotone, sono decisamente sconsigliati dunque a chi soffra di allergie a questi tipi di fibre. Questi materiali vengono poi trattati in un processo di sbiancamento, dovuto esclusivamente alla necessità di eliminare le impurità delle fibre e rendere il prodotto migliore, utilizzando una minore quantità di materia prima e salvaguardando così l’ambiente. La lunghezza degli assorbenti può variare ma la forma è essenzialmente la stessa: quella di un cilindro arrotondato.
Sono incartati singolarmente, insieme all’applicatore, in confezioni di plastica per garantire una migliore pulizia al prodotto sebbene non sia sterilizzato.

Ognuno di essi ha poi una cordicella
che dopo l’applicazione deve rimanere esterna per poter rimuovere poi l’assorbente, quando ce ne è bisogno, in maniera più comoda e rapida.

Gli applicatori aiutano la donna ad inserire l’assorbente senza usare le mani, riducendo così il rischio di introdurre batteri che potrebbero provocare  irritazioni o vere e proprie infezioni. Questo strumento è solitamente di carta o plastica ed è costituto da un tubo più grande e uno più stretto, quello maggiore ha una superficie liscia e ha una punta arrotondata per un inserimento più agevole. Il meccanismo su cui si basa è di tipo telescopico – cioè il funzionamento è dovuto a due elementi di forma tubolare che scorrono uno dentro l’altro. Esistono poi degli applicatori che hanno una forma a stella che si apre su una fine rotonda.



Tipologie
Esistono assorbenti per ogni tipo di flusso e la loro dimensione varia proprio in relazione al loro grado di assorbenza. Questa è sempre indicata sulla confezione, di solito con diciture del tipo: mini, regular, super, ultra, di comune uso e diffusione anche per gli assorbenti esterni. A volte, a seconda della tipologia, cambia anche la dimensione dell’applicatore, che naturalmente si deve adattare alla grandezza del tampone. Ecco uno specchietto riassuntivo dei vari tipi di assorbenze:
  • Mini: Vengono usati per flussi molto leggeri e per questo sono piccoli e hanno anche un applicatore di misura molto ridotta. Possono assorbire fino a 6 grammi.
  • Regular: per i flussi medi, spesso usati nei giorni intermedi del ciclo mestruale. Sono in grado di assorbire dai 6 ai 9 grammi.
  • Super: Ideali per le donne che hanno un flusso abbondante. Il grado di assorbenza oscilla tra i 9 e i 12 grammi.
  • Ultra o Super Plus: per chi ha un flusso decisamente abbondante, indicati soprattutto per essere utilizzati nei primi due giorni del ciclo. Assorbenza tra i 12 e i 18 grammi a seconda delle marche.
Se avete bisogno di qualche consiglio su quale grado di assorbenza scegliere per il vostro ciclo mestruale, molti siti delle ditte produttrici mettono a disposizione alcuni test da poter fare on-line.



Consigli per un utilizzo corretto
Un corretto utilizzo degli assorbenti interni è essenziale per evitare di incorrere in fastidi o problemi, che in rarissimi casi posso divenire anche seri. Di seguito alcuni suggerimenti, anche se  è d’obbligo leggere con attenzione il foglietto illustrativo che ogni confezione contiene al suo interno.

Innanzitutto il tampone va inserito del tutto nella vagina, ad eccezione della cordicella che, come già detto precedentemente, ha la funzione di far rimuovere l’assorbente rapidamente e semplicemente tirando. Prima di iniziare l’inserimento bisogna lavarsi abbondantemente le mani, poi è consigliato mettersi, almeno per le prime volte in cui si adopera, in una posizione comoda che sia essa distesa o in piedi, in modo da rilassarsi e non contrarre i muscoli cosa che renderebbe più difficoltoso il tutto.

Da ricordare poi che il tampone deve essere sostituito, o comunque rimosso, al massimo dopo 8 ore dall’inserimento (possibilmente anche molto più frequentemente) e se si ha un flusso particolarmente abbondante o nel caso non si possa sostituire spesso il tampone, per evitare fastidiose perdite, è consigliabile indossare anche un salva slip. Potete andare tranquillamente in bagno anche indossando un assorbente interno, l’unica accortezza è semplicemente quella di spostare la cordicina avanti o indietro. Se inserito correttamente esso non scivolerà via da solo, infatti i muscoli della vagina, che sono molto elastici, gli permetteranno di rimanere ancorato e inoltre assorbendo il flusso mestruale ne permetterà e favorirà la continuazione.

Un altro consiglio è di usare un tipo di tampone con un grado di assorbenza in meno rispetto a quello del proprio flusso, o comunque al limite, e di non usarlo in nessun caso al di fuori delle mestruazioni, né per assorbire fastidiose perdite né in previsione dell’arrivo del flusso.

È consigliabile infine, almeno una volta al giorno, di usarne uno esterno (la notte potrebbe essere il momento più consono).



Eventuale rischio
E’ da segnalare che l’uso di questo tipo di assorbenti può, esclusivamente in rarissimi casi, causare la Sindrome da Shock Tossico, nota come TSS, malattia causata da un infezione batterica (precisamente quella dello Staphylococcus aureus presente normalmente nella vagina) che in casi estremi può portare addirittura alla morte. I sintomi che possono presentarsi, durante il ciclo o subito dopo, sono: febbre molto alta, diarrea, eritemi, irritazioni cutanee, senso di vertigini e svenimento. Non è detto che essi si presentino tutti insieme e che siano facilmente riconoscibili, dunque se si presentano sintomi sopradescritti, o altri anomali e inusuali è importante rimuovere subito il tampone e rivolgersi ad un medico.

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