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giovedì 30 aprile 2015

BLOG DI CIPIRI: EXPO 2015: Nutrire le Multinazionali Nocive per il...

Il Primo Maggio
Expo, assieme a “grandi eventi” (Mondiali di calcio ed Olimpiadi), Grandi Opere e gestione
dei grandi disastri ambientali ha, quindi, un ruolo centrale in questa fase del capitalismo. 

 Partendo dalla speculazione sui terreni agricoli, il “governo Expo” accelera i processi di svendita del patrimonio pubblico e di “privatizzazione all’italiana”: si fondano aziende di diritto privato che in realtà sono costituite da enti pubblici (vedi Expo spa); vengono drenate risorse a settori di supporto sociale, come l’abitare, la mobilità accessibile, la cultura...
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BLOG DI CIPIRI: EXPO 2015: Nutrire le Multinazionali Nocive per il...: Il Primo Maggio  non sarà  la giornata di inaugurazione di un Grande Evento. Il Primo Maggio va in scena il teatrino che prese...



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sabato 18 aprile 2015

..AMORE..: Prolungare il Piacere Sessuale



Esistono Immagini a contenuto sessuale che aiutano ad accrescere il desiderio
 e ad avere una sana vita erotica
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..AMORE..: Prolungare il Piacere Sessuale: Sesso Tantrico - Prolungare il Piacere Sessuale  Chi lo ha sperimentato ha dichiarato di aver provato sensazioni di piacere molto f...


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Ebola è sotto controllo Grazie al contributo di Cuba



Gino Strada:

Ebola è sotto controllo 

Grazie al contributo di Cuba

Capita raramente, in questi tempi, di leggere un post che parla di vittorie. Ma le sei righe di Gino Strada ci confermano che è vero che le uniche battaglie che si perdono sono quelle che non vengono combattute. In un pappa di disattenzione, inquietudini e strumentalizzazioni razziste, in Africa c'è chi ha combattuto una battaglia sul campo e la sta vincendo: quella contro l'epidemia di Ebola.Una battaglia che ha fatto migliaia di caduti tra chi contrae il virus ma che è riuscita anche a salvare la vita alla gente sperimentando tutte le possibilità per fermare la pandemia. L'infettivologo di Emergency Emanuele Nicastri, aveva contratto il virus mortale ma è riuscito a sconfiggerlo, perchè se si lotta seriamente contro le pandemie si può trovare la strada per batterle.
Riportiamo qui di seguito il post diffuso da Gino Strada che, insieme ad Emergency questa battaglia l'ha ingaggiata da subito, senza fanfare e senza troppa collaborazione da parte delle autorità.

Gino Strada: “Ebola è finalmente sotto controllo”.
 

“Questa volta ci siamo, l’epidemia è sotto controllo. Ci sarà “una coda”, pochi casi sporadici nel Paese, ma questa epidemia in Africa occidentale è stata vinta, finalmente. Il nostro Centro non ha più ammalati, solo pochi convalescenti che saranno dimessi nei prossimi giorni. E anche per me, dopo più di 6 mesi, è finalmente ora di tornare a casa. Grazie a tutto il nostro staff, alle centinaia di persone che si sono impegnate con passione e professionalità. Grazie a tutti voi che ci avete incoraggiato e sostenuto in questa esperienza durissima e rischiosa, da soli non ce l’avremmo fatta”.
Sono sei righe importanti e che raccontano molto di una battaglia che ha visto protagonista gente silenziosa e abituata ad accorrere dove gli altri scappano e senza la protezione dei marines, anzi tenendoli alla larga dai propri ospedali.

Il contributo di Cuba

E' doveroso sottolineare in tal senso che è stata Cuba il paese che si è impegnato di più per limitare l’epidemia di Ebola e che ha mandato il maggior numero di personale medico e sanitario in Africa. L’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS), in una conferenza stampa tenuta a settembre dello scorso anno, ha ringraziato Cuba per il suo contributo ed aveva auspicato che altri paesi prendessero il suo esempio. Tutto il personale medico inviato da Cuba in Africa per contrastare Ebola ha più di quindici anni di esperienza e ha già lavorato in altri paesi affrontando disastri naturali o altre epidemie di malattie. Oggi più di 50.000 dottori formati a Cuba lavorano in 66 paesi; 4.000 di questi si trovano soltanto in Africa, in 32 nazioni.

Era stato un editoriale del New York Times, a segnalare che i timori dei governi e dell’opinione pubblica per il virus ebola in Occidente non avevano determinato un’adeguata risposta dagli Stati più potenti e che avrebbero di più da offrire. Mentre gli Stati Uniti e molte altre nazioni ricche sono state più che disposte a stanziare fondi e inviare soldi e marines, solo Cuba e poche organizzazioni non governative – vedi Emergency - hanno inviato quello che davvero serviva sul campo: 
personale medico qualificato sul campo.
Sarà un caso ma colui che ha scritto che
 “le uniche battaglie che si perdono sono quelle che non si combattono”, 
aveva contribuito alla riuscita di quella rivoluzione. Era il medico Ernesto Che Guevara.

COS'E' EBOLA ?


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Dal 1994 Emergency fornisce assistenza medico-chirurgica specializzata e gratuita alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà, costruendo e gestendo ospedali, cliniche e centri di riabilitazione nelle zone più colpite.



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giovedì 9 aprile 2015

Mangiamo CACCA e la TIVU' Dice che e' BUONA


Mangiamo CACCA 

e la TIVU' Dice che e' BUONA

Franco Berrino, oncologo di fama internazionale, cita il giornalista e saggista Michael Pollan e spiega: «Ciò che la bisnonna non riconosce sull’etichetta non è cibo, fa parte della trasformazione alimentare ed è assolutamente da evitare».

Berrino: “sulle tavole degli italiani cibo industriale” (spazzatura!)

INTERVISTA – Franco Berrino, oncologo di fama internazionale, cita il giornalista e saggista Michael Pollan e spiega: «Ciò che la bisnonna non riconosce sull’etichetta non è cibo, fa parte della trasformazione alimentare ed è assolutamente da evitare». Un parere sul vino dopo Toscani e Vinitaly. Expo 2015? «una grande vetrina dell’industria alimentare». La polemica con il MIUR per l’educazione nelle scuole insieme a Federalimentare.

– Prof. Berrino, dove sbagliano gli italiani quando mangiano?
«Quello che si trova sulle tavole degli italiani non è un cibo genuino, ma la sua trasformazione industriale, e c’è una bella differenza. Il pane, ad esempio, oggi è fatto con farine raffinate, da cui sono state tolte gran parte delle sostanze nutritive e protettive tipiche del grano, come minerali, vitamine, polifenoli… Un pane raffinato è anche privo di fibre e questo può avere come conseguenza un malfunzionamento dell’intestino, con la possibilità che venga compromesso il sistema immunitario e che si manifestino patologie anche gravi».

– Ci troviamo di fronte a delle proposte commerciali che ci attraggono sul piano dei sapori 
ma discutibili sul piano salutistico?
«Non è questo il problema. La pubblicità certo esalta il gusto di questo o quel prodotto, ma le ragioni per cui sugli scaffali dei supermercati troviamo soprattutto cibi raffinati sono essenzialmente commerciali, legate al problema della conservazione. Una farina 00 può resistere anni senza deteriorarsi, mentre lo stesso prodotto integrale dopo qualche mese non è più utilizzabile, tanto che nessuna farfallina sarebbe così folle da andare a deporre le uova in una farina 00, dove non c’è vita. Disporre di un prodotto a lunga conservazione è un grandissimo vantaggio
per l’industria e la grande distribuzione».
– Come regolarsi allora durante la spesa?
«Se nelle etichette vediamo troppi ingredienti c’è qualcosa che non va. Si tratta quasi sempre di sostanze chimiche che non hanno solo lo scopo di conservare il cibo, ma anche quello di stabilizzarne il gusto nel tempo per ragioni commerciali. Michael Pollan, nel suo libro In difesa del cibo raccomanda di andare sempre a fare la spesa con la nostra bisnonna, nel senso che quello che la bisnonna non riconosce come cibo non deve finire nel carrello della spesa».

– La dieta mediterranea è da riscrivere o rimane una formula valida?
«E’ sempre più una formula valida. Gli studi epidemiogici negli ultimi anni hanno dimostrato che più ci avviciniamo allo stile dell’alimentazione mediterranea tradizionale, dove troviamo cereali integrali, legumi, verdura, frutta, noci, nocciole, mandorle, olio d’oliva, un po’ di vino, e meno ci ammaliamo di infarto, ictus, cancro, Alzheimer, malattie infiammatorie. Gli studi sono molto chiari a riguardo: lo stile mediterraneo è protettivo nei confronti delle malattie croniche del nostro tempo».
– L’unico padiglione di Expo extra Milano è quello di Acquae Venezia 2015. Perché secondo lei c’è così tanta attenzione sul tema dell’acqua e come questo tema incrocia quello della salute?
«Abbiamo sporcato l’acqua, inquinato terribilmente le falde. E’ difficile capire in che misura questo stia influendo sulla nostra salute, per cui dobbiamo basarci sul principio di precauzione, nel senso che certo non va bene che nell’acqua cosiddetta potabile si trovino sostanze tossiche e cancerogene. Ma c’è un altro grande problema dell’acqua legato al suo spreco. Basti pensare che per produrre 1 grammo di proteine animali servono 10 grammi di proteine vegetali, che potrebbero invece servire a nutrire le popolazioni delle aree povere del pianeta».

– Dall’acqua al vino. A Verona si è appena concluso Vinitaly, il Veneto è stato anche al centro di polemiche dopo le dichiarazioni di Oliviero Toscani sui veneti ubriaconi. 

Il vino in modica quantità si può bere?
«L’alcol si lega al cancro delle prime vie aerodigestive, ma questo legame è enormemente potenziato dal tabacco. Chi beve alcuni bicchieri di vino al giorno ha tre volte la probabilità di ammalarsi di tumore della lingua, della gola e dell’esofago; chi fuma ha un rischio dieci volte superiore ma chi beve e fuma ha un rischio 30 volte superiore rispetto a chi non beve e non fuma. Meglio non asssumere bevande alcoliche, anche se una modica quantità di vino rientra nella dieta mediterranea e può essere tollerata in un contesto di questo tipo».
– Il Rapporto Bio cifre 2014 elaborato da Sinab (Sistema di informazione nazionale sull’agricoltura biologica) e Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) certifica un aumento del consumo dei cibi biologici pari al 17,3% nei primi 5 mesi del 2014. Uno entra in un negozio bio e si sente al sicuro. Invece magari non è proprio così…

«Anche nel negozio bio si possono trovare delle autentiche porcherie, come lo zucchero biologico, la farina 00 biologica, entrambi privi di senso. Però i prodotti integrali, legumi e verdura certificati bio sono assolutamente da consumare. Prodotti, tra l’altro, sempre più a disposizione 
anche nei normali supermercati».

– Il leit motiv di Expo 2015 è Nutrire il pianeta, una grande occasione per tornare a parlare di cibo, per non sprecarlo, per distribuirlo più equamente, per migliorarne la qualità?
«E’ una grande manifestazione fondamentalmente dell’industria alimentare, che ha investito ingenti somme nell’evento e che metterà in vetrina i suoi prodotti. Mi auguro che ci sia anche una discussione in grado di tradursi in una presa di coscienza collettiva sulla necessità di un’inversione di rotta riguardo il modo di nutrirsi. Non ho nulla contro l’industria alimentare, ma occorre che essa inizi un percorso finalizzato alla produzione di cibi sani».
– Vede progressi in questo senso?
«Direi di no e vedo anche delle cose molto preoccupanti».
– Del tipo?
«Vedo il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR)accordarsi con Federalimentare per fare educazione alimentare nelle scuole. Importante l’educazione alimentare, ma delegare per questo delicatissimo compito l’industria, il cui interesse primario è la vendita di ciò che produce, non va bene».
– Oggi sono gli chef le vere star della TV con game show, reality, tutorial. Come giudica questo tipo di trasmissioni e come andrebbe fatta una corretta informazione alimentare?
«Bisognerebbe dare effettivamente l’informazione sulla qualità dei cibi. La gente si lamenta che manca sempre il tempo e sugli scaffali del supermercato cerca cibi lavati, precotti, pronti all’uso. 
Poi però si perde a guardare quel genere di spettacoli, con un cuoco che cucina davanti alla telecamera. Ma non sarebbe più utile impiegare lo stesso tempo nella propria cucina per farsi da mangiare in modo sano?
– Quali sono i suoi peccati di gola, prof. Berrino?
«A me piacciono i dolci. Mangio un dolcetto o due quasi tutti i giorni. Ma li faccio come intendo io, senza zucchero e sono una cosa meravigliosa».
Giorgio Montolli

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lunedì 6 aprile 2015

Camminare e i Benefici del Trekking



Camminare e i Benefici del trekking

Sì, lo sapete benissimo che camminare è un movimento semplice e naturale che il nostro corpo ha bisogno di fare abitualmente per conservare una buona salute. 
Sarebbe bene camminare ogni giorno almeno 7mila passi
come suggerisce l’Organizzazione Mondiale della Sanità, oppure prendere e andare in montagna a fare trekking, un’attività alla portata di tutti, a contatto con la natura e dai molti benefici per la salute fisica e mentale.




Il trekking migliora l’aspetto esteriore e il tono muscolare di gambe e glutei; irrora le fibre muscolari e rinforza le articolazioni, mantenendo un elevato grado di elasticità di tendini e legamenti; mantiene sane le ossa contrastando i l’osteoporosi.
Se praticato con i bastoncini telescopici, che consentono una maggiore stabilità in discesa, il trekking ha benefici effetti anche sui muscoli delle braccia e della parte alta del corpo.



È un efficace anti-stress: camminare in mezzo alla natura respirando aria pulita fa sì che l’organismo possa produrre i cosiddetti ormoni del benessere, l’endorfina e la serotonina.
Stimola inoltre sentimenti positivi tra le persone, creando un clima di solidarietà e condivisione nell’affrontare assieme le difficoltà del percorso.



NON E' OBBLIGATORIO CORRERE
e' sufficente anche un giro al parco

Camminare in montagna permette anche di bruciare calorie e consumare il grasso in eccesso, aiutando a mantenere o riconquistare il peso forma.



Fare trekking regolarmente migliora il funzionamento dell’apparato cardiovascolare, favorisce l’elasticità dei vasi sanguigni e aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari.



Apporta importanti benefici all’apparato respiratorio, aumentando la frequenza degli atti respiratori e producendo una migliore ossigenazione dei tessuti. 
Il tutto in un ambiente dove l’aria non è inquinata.

LEGGI ANCHE 



Nel parco, sul prato, sui ciottoli o sulla sabbia:
 toglietevi le scarpe
 e affondate i vostri piedi nudi su una di queste superfici. 

La sensazione fisica che si prova è unica ed è una pratica che fa bene alla postura,,,


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Herpes




Herpes

Circa l’80% delle persone, almeno una volta nella vita, incappa nel virus del cosiddetto Herpes labiale. Non tutti però ne conoscono le cause, né sanno esattamente come curarlo. Innanzitutto, è bene sapere che si tratta di un virus altamente contagioso, e se ne soffriamo dobbiamo assicurarci di prevenirne la diffusione, che solitamente avviene attraverso 
il contatto diretto o indiretto con la saliva.

Tanti di noi provano a curarlo con semplici rimedi popolari; il ghiaccio per esempio, che nonostante sia in grado di lenire il fastidio e il prurito, fornisce una soluzione esclusivamente temporanea. 
Allo stesso modo, l’acqua distillata di Hamamelis può alleviare il disturbo e disidratare l’herpes, senza però neutralizzare il virus.

Per coloro che cercano un rimedio in grado di offrire una soluzione permanente, è bene rassegnarsi: il virus può anche non lasciare mai il nostro organismo, ma semplicemente rimanere latente fino a quando altri fattori non lo «risvegliano».

Tra i più comuni non mancano gli sbalzi di temperatura, l’esposizione prolungata ai raggi solari senza protezione, la febbre e influenza, ma anche lo stress e una cattiva alimentazione. Per evitare di incappare in questo problema, dunque, meglio assicurarci di seguire uno stile di vita regolare e, nel caso si presenti un herpes labiale, lasciare che il virus faccia il suo corso,
 fino a ritrovare il suo stato latente.





Con il termine herpes o erpete si intende generalmente una categoria di infezioni causate da virus del genere Herpesviridae, che si manifestano con lesioni papulo-vescicolari cutanee, localizzate in varie parti del corpo.

Herpes labiale, malattia infettiva, causata da tipicamente HSV-1 le cui manifestazioni sono classicamente localizzate al labbro e alla cute circostante





Herpes genitale, malattia infettiva causata da tipicamente HSV-2, 
che si manifesta a livello dei genitali esterni

Herpes zoster, causato da VZV e noto anche come fuoco di Sant'Antonio, si localizza tipicamente al torace, al collo e alle spalle


Herpes zoster oticus, sempre causato da VZV, ma che si manifesta a livello dell'orecchio
Herpes oftalmico, causato da HSV-1, HSV-2 e VZV e localizzato all'occhio


Per similitudine con le manifestazioni cliniche dell'herpes
 virale si distinguono:

Herpes circinatus, altro nome con cui è conosciuta la tinea corporis
Herpes gestationis, malattia autoimmune del gruppo dei pemfigoidi, 
nota anche pemfigoide gravidico.


Rimedi naturali contro l'Herpes

L'Herpes simplex è un virus che provoca infezioni contagiose a livello della bocca (le labbra sono particolarmente coinvolte perché più sensibili), della faccia e dei genitali: in questo articolo esamineremo i possibili rimedi naturali per alleggerire l'infezione causata
 dall'Herpes simplex.

Nonostante sia dimostrato che il virus rimane nascosto all'interno del corpo per tutta la vita, e che nemmeno un trattamento farmacologico è in grado di debellarlo in maniera definitiva, alcuni rimedi naturali possono rappresentare un buon ausilio per diminuire i sintomi provocati dall'Herpes simplex, velocizzando la risoluzione, seppur momentanea, dell'infezione.

Cause dell'Herpes

In genere, le infezioni da Herpes simplex si manifestano quando il sistema immunitario si indebolisce: a tal proposito, i rimedi naturali dovranno svolgere la propria azione rafforzando innanzitutto le difese immunitarie. L'infezione può manifestarsi in seguito a trattamenti farmacologici, soprattutto con gli antibiotici, o rappresentare la conseguenza di una prolungata esposizione al sole: in entrambi i casi, il sistema immunitario è fragile, perché indebolito e sensibile. Ovviamente, anche i fattori genetici e le malattie autoimmuni possono scatenare le manifestazioni tipiche dell'Herpes simplex.

Stick per labbra

 Rappresenta un rimedio naturale per uso quotidiano, utile non solo per diminuire il disturbo provocato dall'Herpes simplex, ma anche nella prevenzione delle recidive. L'erborista potrà consigliare un'applicazione del prodotto, sulle labbra e sulle zone circostanti, per due o tre volte durante il corso della giornata; in caso di esposizione solare, è consigliabile applicare il preparato erboristico con maggiore frequenza.

Burro di karité (Butyrospermum parkii) e cera carnauba (ricavata da Copernicia cerifera): la scelta di questi rimedi naturali per la preparazione dello stick è utile per  rivestire il prodotto conferendogli proprietà emollienti e protettive. Inoltre, considerando che il preparato erboristico deve rimanere solido a temperatura ambiente (per essere applicato sulle labbra), l'utilizzo della cera carnauba è particolarmente indicato
 per conferire stabilità e strutturare lo stick.

Porphyra umbilicalis: è un'alga rossa, più nota come nori, ricca di mucillagini. Questo prodotto naturale si ritrova in una formulazione erboristica contro l'Herpes non tanto per le capacità di contrastare il virus, piuttosto per proteggere la cute lesa dalla desquamazione (sintomo che consegue l'attacco del virus); nella nori, si registrano abbondanti quantità di acido gamma-linolenico, indispensabile per rigenerare i fosfolipidi di membrana dei fibroblasti. L'applicazione di un prodotto a base di nori rende la pelle più morbida ed esercita una buona azione lenitiva. La porphyra si configura un ottimo rimedio naturale anche per gli eczemi.

Echinacea (Echinacea angustifolia): rimedio naturale d'altissima efficacia, grazie ai fenil propani che promuovono l'azione antinfettiva, antivirale ed immunostimolante. Purtroppo, però, i principi attivi della droga non registrano elevata lipofilia, il che significa che gli attivi dell'echinacea sono molto solubili in solvente idrofilo e poco negli oli: lo stick, dunque, non rappresenta il preparato erboristico ideale per veicolare le sostanze attive.

Camomilla (Chamomilla recutita): è un rimedio naturale efficace nel frenare la propagazione dell'Herpes simplex e placare l'infiammazione. Il bisabololo, in particolare, esercita una consistente attività antinfiammatoria ad azione locale: infatti il bisabololo risulta decisamente selettivo verso il virus.


Propoli: rimedio naturale apistico caratterizzato da un mix di bioflavonoidi (pinocembrina e galangina in particolare) che, agendo in sinergia con i fenil propani, concorrono all'azione antimicrobica e disinfettante. La propoli è un antibatterico naturale molto efficace. L'azione immunostimolante dell'echinacea è potenziata dalla propoli, per la presenza dei flavonoidi e della vitamina C. Nonostante la propoli sia un ottimo prodotto per il trattamento dell'Herpes simplex, è opportuno ricordare che occasionalmente potrebbe comportare una secchezza a livello delle labbra: per contro, considerando che la propoli è una sostanza attiva inserita in un prodotto a base lipofila (per la presenza del burro di karité e della cera carnauba, soprattutto), è pressoché improbabile che la propoli possa seccare la pelle attorno le labbra. L'unico fattore problematico associato alla propoli è il possibile effetto allergizzante nei soggetti sensibili.

Beta-sitosterolo: estratto dall'olio di soja (Glycine max L.), il beta-sitosterolo appartiene alla classe dei fitosteroli e si ritrova in tutti i vegetali; la soja ne è particolarmente ricca. Al beta-sitosterolo è associata una possibile attività immunostimolante, anche se non ancora del tutto dimostrata.

Compresse naturali contro l'herpes

Alcuni trattamenti naturali contro l'Herpes simplex sono utilizzati per combattere il virus dall'interno, agendo in modo sistemico. Le compresse naturali, in genere, sono usate come prevenzione nei disturbi stagionali, ma possono essere utilizzate in associazione a prodotti ad azione locale. L'erborista dovrebbe consigliare l'assunzione delle compresse con abbondante quantità di acqua, per stimolare la funzionalità renale. Non si dovrebbero mai superare le dosi consigliate, poiché potrebbero insorgere spiacevoli effetti indesiderati (anche se il rimedio è naturale), quali nausea, vomito, ipertensione.
Semi di pompelmo (Citrus x paradisi): ai semi di pompelmo sono attribuite molte proprietà terapeutiche, tra cui l'attività antisettica, antivirale ed antimicotica notevole, grazie a naringina, pinene, citrale, limonene, linalolo, vitamina C e vitamina B1.
Liquirizia  (Glycyrrhiza glabra): l'acido glicirretico, estratto dalla radice di liquirizia, è connotato da proprietà antifungine ed antivirali. Infatti, recenti studi hanno evidenziato la capacità dell'acido glicirrizico di contrastare lo sviluppo dell'Herpes simplex e la sua replicazione. Inoltre, la liquirizia vanta proprietà antiradicali, nonché antiossidanti: in condizioni di stress - che favoriscono l'attacco dell'Herpes - il sistema antiossidante endogeno è indebolito e la liquirizia potenzia l'effetto antiossidante.
Melissa (Melissa officinalis): non deve sembrare strano che un rimedio naturale come la melissa sia inserito in un prodotto per combattere l'Herpes simplex. Infatti, la melissa non esercita solamente attività ansiolitica e calmante (le attività maggiormente riconosciute alla droga): per la presenza dei fenil propani e dei fenoli, esplica anche potenti attività antivirali. È opportuno ricordare che tra le cause che scatenano l'Herpes spicca anche lo stress: a tal proposito, la melissa si configura un buon rimedio naturale non solo per le proprietà antivirali che intaccano direttamente l'Herpes, ma anche per la capacità di ridurre lo stress; di conseguenza, il virus viene danneggiato anche indirettamente, vale a dire internamente, proprio nella causa che lo scatena (stress).
Un altro buon rimedio naturale in sostituzione alla melissa è l'olmo, che allevia il bruciore e il prurito nella zona colpita dall'Herpes simplex.

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http://cipiri3.blogspot.it/2010/07/camminare-piedi-nudi.html



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domenica 5 aprile 2015

Meno Tempo sulla Sedia Protegge il Cuore



Praticare attività fisica è sicuramente un buon modo per mantenersi in forma e migliorare tutti i parametri vitali, il cui equilibrio è alla base del nostro benessere. Anche il cuore ne trae beneficio, e a sostenerlo sono gli esperti del settore, ma secondo quanto emerso da un recente studio, che verrà presentato durante la 64ma Sessione Scientifica Annuale dell'American College of Cardiology, muoversi non cancellerebbe il rischio di calcificazione delle coronarie, un problema che può portare facilmente all'infarto. In particolare, le probabilità di accusare tale malattia salirebbero del 14per cento per ogni ora che si trascorre seduti.


La ricerca ha coinvolto oltre duemila adulti residenti a Dallas, ed è stata effettuata utilizzando un accelerometro, uno strumento che permette di registrare i movimenti di chi lo utilizza, minuto per minuto, per monitorare il livello di attività fisica, e una Tac per valutare la calcificazione delle coronarie. Nessuna associazione è stata rilevata tra i due parametri, mentre il tempo trascorso seduti aveva un'influenza importante su questo pericoloso indicatore della salute del cuore.
«É chiaro che fare attività fisica è importante per ridurre il rischio cardiovascolare e migliorare la forma fisica ha sottolineato l'esperta del Medical College of Wisconsin, Jacquelyn Kulinski ma questo studio suggerisce che ridurre il tempo durante il quale si sta seduti in una giornata, può rappresentare una strategia più nuova, complementare (in aggiunta all'esercizio) per aiutarci a ridurre il rischio cardiovascolare»

«É molto importante cercare di muoversi il più possibile nella vita quotidiana ha proseguito la Kulinski   per esempio, fare una passeggiata in pausa pranzo, camminare avanti e indietro mentre si parla al telefono, fare le scale anziché prendere l'ascensore e usare un pedometro per contare i passi mossi ogni giorno. E se fate un lavoro molto sedentario, non terminate la giornata arrivando a casa per sedervi per ore davanti al televisore».



LE TERRIFICANTI CONSEGUENZE DELLO STARE SEDUTI

AL PC


Cancro al colon e non solo...leggi tutto
PC: CONSEGUENZE DELLO STARE TROPPO TEMPO SEDUTI: LE TERRIFICANTI CONSEGUENZE DELLO STARE SEDUTI AL PC Cancro al colon e non solo. Ecco cosa si rischia stando ore e ore seduti al p...
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Camminare e i Benefici del trekking

Sì, lo sapete benissimo che camminare è un movimento semplice e naturale che il nostro corpo ha bisogno di fare abitualmente per conservare una buona salute. 
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COSA SI MANGIA DOMANI ?: Aggiungere Burro al Caffè fa dimagrire ?


Aggiungere burro al caffè
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Si chiama «bulletproof coffee»: il suo creatore, l'imprenditore americano D. A., ha avuto l'idea durante una visita in Tibet. Secondo A., l'aggiunta di burro all'interno della bevanda fornisce un rilascio più graduale di energia e sopprime lo stimolo della fame per un lasso di tempo più prolungato...
leggi tutto...

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